Prima offensiva di Palmira

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Prima offensiva di Palmira
parte della Guerra civile siriana
Mappa delle conquiste territoriali ottenute dall'ISIL dal 13 al 26 maggio, durante l'offensiva di Palmira
Data13 – 26 maggio 2015
(una settimana e 6 giorni)
LuogoBandiera della Siria Siria, Distretto di Tadmor
EsitoDecisiva vittoria dell'ISIL
  • Il controllo dell’ISIS sulla Siria aumenta a circa il 50% entro la fine dell’offensiva[1][2]
Modifiche territorialiL'ISIL cattura Palmira,[3] la sua base aerea[4] e il deposito di armi,[5] Al-Sukhnah, Amiriya, tre giacimenti petroliferi,[6][7] la stazione di pompaggio T-3,[8] al valico di frontiera di Tanf,[9] area di al-Sawana[7] e area del battaglione missilistico[10]
Schieramenti
Comandanti
Abu Malik Anas Al-Nashwan †[12]
Abu Laith al-Saoudy[13]
Mouhaimn al-Ta'ai †
Talal al-Barazi (Governatore del Governatorato di Homs)[14]
Brig. Gen. Haidar Ali Asad †
Brig. Gen. Malek Taleb Baddour †
Effettivi
Tra i 1800 e 2.000+ miliziani (città di Palmira)[15]

Militari dell'Isis

  • Battaglione Badr[16]
  • Battaglione Sabri[16]
Sconosciuto

Forze Armate Siriane

Perdite
241–300 morti (secondo SOHR)[19][20]
170–200 morti (secondo dell'esercito siriano)[3][8]
150 morti (secondo SOHR)[19]
81 morti (secondo dell'esercito siriano)[8]
71 civili uccisi (49 dei quali giustiziati dall'ISIL tra il 14 e il 15 maggio)[21]
168-280 civili e soldati giustiziati e 600 detenuti (tra 21 e il 24 maggio)[20][21]
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

La Prima offensiva di Palmira è stata un'operazione militare lanciata durante la guerra civile siriana dallo Stato islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL) dal 13 al 26 maggio 2015, nel tentativo di catturare il distretto di Tadmor situato nel Governatorato di Homs, controllato dal governo siriano. L'offensiva è stata una delle più grandi lanciate dall'ISIL, la più grande condotta in Siria dall'offensiva nella Siria orientale del 2014. Il 26 maggio, con la vittoria dei miliziani dello Stato islamico, il controllo dell'ISIL sulla Siria divenne almeno del 50%.[1]

Le rovine e gli antichi monumenti di Palmira, che si trovano all'estremità sud-occidentale della città moderna di Tadmur, sono patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1980.[22] Le rovine facevano parte di un'oasi nel deserto che era uno dei centri culturali più significativi del mondo antico, collegando attraverso il commercio le civiltà della Persia, dell'India e della Cina con l'Impero Romano.

  1. ^ a b (EN) Kirsten O'Regan, Half Of Syria Controlled By ISIS After Latest Win, su Bustle, 21 maggio 2015.
  2. ^ (EN) Lucy Draper, Isis controls over 50% of Syria after taking Palmyra, su News Week, 21 maggio 2015.
  3. ^ a b (EN) Leith Fadel, Official: Syrian Armed Forces Withdraw from Ancient City of Palmyra, su Al-Masdar News, 20 maggio 2015. URL consultato il 6 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2015).
  4. ^ (EN) Leith Aboufadel, Battlefield Update from Palmyra: ISIS Captures the Ancient and Modern Sectors, su Al-Masdar News, 20 maggio 2015. URL consultato il 6 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
  5. ^ (EN) Islamic State makes gains in Syria's central province, su The Associated Press, 13 maggio 2015. URL consultato il 6 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  6. ^ (EN) IS overruns parts of Unesco-listed Syrian city, su Business Standard, 20 maggio 2015.
  7. ^ a b (EN) 200 regime soldiers killed and wounded during clashes around Jazal field [collegamento interrotto], su SOHR.
  8. ^ a b c (EN) Leith Aboufadel, ISIS Captures the Oil Fields Near Palmyra, While the Syrian Army Secures the Ancient City, su Al-Masdar News, 19 maggio 2015. URL consultato il 6 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2015).
  9. ^ (AR) تنظيم "الدولة الإسلامية" يسيطر على معبر التنف آخر المعابر الحدودية للنظام مع العراق. - المرصد السورى لحقوق الإنسان [collegamento interrotto], su المرصد السورى لحقوق الإنسان (SOHR).
  10. ^ (EN) IS organization re- advances in the eastern countryside of Homs and arrests more than 22 members of the regime forces and allied militiamen [collegamento interrotto], su SOHR.
  11. ^ a b (EN) Leith Aboufadel, Complete Report from the Ancient City of Palmyra [collegamento interrotto], su Al-Masdar News.
  12. ^ (EN) IS jihadists threaten Syria's ancient Palmyra: monitor, su Business Standard, 14 maggio 2015.
  13. ^ (EN) Kareem Shaheen, Syria: Isis releases footage of Palmyra ruins intact and 'will not destroy them', su The Guardian, 27 maggio 2015.
  14. ^ (EN) At least 23 killed as IS advances on Syria's ancient metropolis of Palmyra [collegamento interrotto], su MalayMail.
  15. ^ (EN) Robert Fisk, Syrian civil war: Can Assad's regime survive the onslaught from Isis and Jabhat al-Nusra?, su Independent, 13 giugno 2015.
  16. ^ a b (EN) Joanna Paraszczuk, Badr in Palmyra, May 2015: Fighter account reveals IS's military strategy and tactics, su From Chechnya to Syria, 9 aprile 2019.
  17. ^ (EN) Leith Aboufadel, ISIS Launches an Offensive at the Ancient City of Palmyra in East Homs, su Al-Masdar News, 14 maggio 2015. URL consultato il 6 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  18. ^ (EN) Leith Aboufadel, ISIS Storms the Gates of the Ancient City of Palmyra, su Al-Masdar News, 16 maggio 2015. URL consultato il 6 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2019).
  19. ^ a b (EN) Islamic State in Control of Palmyra Ruins, Activists Say, su The New York Times.
  20. ^ a b (EN) "Syrian air force targets captured Palmyra city - monitor [collegamento interrotto], su Reuters.
  21. ^ a b (EN) Sohranas, Islamic State carries out its motto "lasting and explading" and seizes more than 50% of Syria [collegamento interrotto], su Syrian Observatory For Human Rights.
  22. ^ (EN) Site of Palmyra, su Unesco.

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